Distretto Rurale della Toscana del Sud
I distretti rurali e agroalimentari sono individuati già dal D.Lgs. 228/01 quali strumenti prioritari cui finalizzare la programmazione territoriale, attribuendo alle Regioni potestà legislativa in materia. L’intervento del legislatore reputava necessario far fronte ad una realtà agricola e agroalimentare in forte difficoltà adottando modelli organizzativi in grado di valorizzare l’impresa italiana, di piccola e media dimensione, coniugando la vocazione produttiva locale con l’orientamento alla qualità delle produzioni.
Con la Legge finanziaria 2018 è stato fatto un ulteriore passo in avanti con l’istituzione dei Distretti del cibo, definiti come “…sistemi produttivi territoriali caratterizzati da un fattore aggregante rispetto al sistema produttivo agricolo e agroindustriale, funzionali a perseguire lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l'impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.”
Il Distretto rurale e agroalimentare nasce con obiettivi importanti per il comparto agricolo, tra i quali favorire la logica di filiera nelle produzioni e le relazioni tra le imprese che ne fanno parte, permettere iniziative di promozione e innovazione dell'immagine del territorio, favorire lo studio e il monitoraggio delle problematiche territoriali, garantire la partecipazione degli organi distrettuali alla programmazione regionale, con effetti positivi sia sulla crescita occupazionale che sulla qualità del territorio.
Particolarmente ambiziosa è quindi la sfida che attende il Distretto Rurale della Toscana del Sud, costituito nel 2017, ai sensi della L.R. Toscana n. 17/2017, con Soggetto Referente è la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e riconosciuto, nel 2018, con Decreto Dirigenziale Regione Toscana. In quanto Distretto rurale riconosciuto, è considerato anche Distretto del Cibo e come tale inserito nell’Elenco nazionale tenuto dal Ministero delle Politiche Agricole.
Il compito del Distretto è dunque quello di coordinare i territori e coinvolgere le imprese attivando investimenti che siano in grado di incidere nella crescita dell’intero settore e del contesto socio-economico, migliorando il sistema in termini di innovazione e dotazioni infrastrutturali per la trasformazione agroindustriale. L’area della Toscana sud esprime infatti un’importante realtà agroalimentare che potrebbe accrescere dimensioni e competitività grazie anche ad una migliore integrazione con il sistema della trasformazione. Il raggiungimento di tale obiettivo consentirebbe di incrementare la percentuale di valore economico e produttivo che il settore può apportare ai territori interessati dal Distretto.
Il Distretto (di seguito anche DRTS) comprende il sistema economico-territoriale dell’intera provincia di Grosseto ed in parte le province di Siena (Comuni di Abbadia San salvatore, Asciano, Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chianciano Terme, Chiusi , Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Radicofani, Radicondoli, Rapolano Terme San Casciano dei Bagni, San Quirico d’Orcia, Sarteano, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena, Trequanda), Livorno (Comuni di Campiglia Marittima, Piombino, San Vincenzo, Sassetta) e Arezzo (Comuni di Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino).
Accordo di Distretto [file PDF]
Programma di Sviluppo Economico territoriale (2023-2027) [file PDF]
Programma di Sviluppo Economico territoriale (2017-2022) [file PDF]
Contatti
distrettotoscanasud@lg.camcom.it, 0564 430212 Luca Bilotti, 0564 430.202 Michela Stasio