Nuovo Statuto della Camera Arbitrale: via libera alla procedura digitale

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Di Barbara Fondelli - Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne CCIAA Maremma e Tirreno

La ventata di forte rinnovamento che ha investito moltissimi ambiti della nostra quotidianità ha coinvolto tutti anche i settori della giustizia. Le istituzioni europee ne sono ben consapevoli e stanno andando nella direzione di consolidare quanto avvenuto in via d’emergenza, nella convinzione che la giustizia telematica rappresenti uno strumento decisivo per favorire la ripresa economica del continente e rafforzare il mercato unico. Anzi, si tratta di un processo inarrestabile, di cui l’emergenza sanitaria da Covid 19 è stata un potente acceleratore, come ha recentemente riconosciuto il Commissario europeo per la giustizia Didier Reynders.

Anche la Camera Arbitrale della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno – importante strumento stragiudiziale di soluzione delle controversie – si è trovata a confrontarsi con le sfide del digitale, in modo vincente: nel nuovo Statuto approvato dal consiglio camerale lo scorso 11 novembre la procedura completamente digitalizzata diventa quella ordinaria, con un totale ribaltamento rispetto a quanto previsto precedentemente.

La procedura, che parte con il deposito dell’istanza via Pec e prosegue con udienze in videoconferenza, è stata sperimentata nel periodo dell’emergenza Covid per consentire alla Camera arbitrale di continuare l’attività e ha dato risultati sorprendenti: non solo le procedure di arbitrato non sono diminuite, anzi hanno mantenuto un ritmo costante, ma la soluzione digitale ha comportato risparmio di tempo ed una semplificazione del lavoro apprezzata da tutte le parti coinvolte nel processo.

Ammetto di non essere un’entusiasta del digitale a priori e non pensavo che vi si potesse ricorrere con tanto successo anche nel nostro casospiega l’avvocato Maria Cristina Berti, che insieme alla collega avvocato Marica del Sal si occupa del coordinamento della Camera Arbitrale sulle due sedi di Livorno e Grosseto – ma mi sono dovuta ricredere: grazie ai depositi telematici, alle pec, alle piattaforme per le videoconferenze, all’accesso digitale agli uffici, è stato possibile svolgere attività che anni fa avremmo dovuto semplicemente sospendere. La nuova modalità digitale si è rivelata validissima, in grado di aumentare l’efficienza ed apprezzata da tutti i soggetti coinvolti nella procedura di Arbitrato”.

Si tratta di una soluzione che oltre a rafforzare l’efficienza e la flessibilità del servizio offre un notevole miglioramento dal punto di vista della sostenibilità ecologicaaggiunge l’avvocato Marica Del Salpoiché riduce gli spostamenti fisici, abbatte il consumo di carta, e migliora l’efficienza a lungo termine: eravamo obbligati a conservare fisicamente per 10 anni i fascicoli cartacei, il digitale permette una conservazione più sicura, pratica ed efficiente”.

Sulla base di questi ottimi risultati la Camera di Commercio ed il Consiglio della Camera arbitrale hanno deciso di proseguire sulla strada della digitalizzazione trasformando la procedura eccezionale in quella ordinaria per presentare e svolgere gli arbitrati, fermo restando che, per chi desidera ricorrervi, rimane a disposizione anche la procedura non digitale.

 

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