Le PMI devono guardare all'estero: i contributi per le imprese per l'export verso il digitale

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Di Barbara Fondelli - Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne CCIAA Maremma e Tirreno

Non è un mistero che le piccole realtà imprenditoriali facciano fatica a guardare all’estero, un freno reale per tutte le imprese italiane. È altrettanto vero che proprio per queste imprese sarebbe però fondamentale puntare sull’internazionalizzazione per dare respiro ad un territorio già a basso indice di sviluppo e colpito anche dalla perdita in termini di fatturato dovuta al lockdown. Proprio per recuperare un ritardo di questo genere è indispensabile l’opera di guida e coordinamento delle istituzioni. La Camera di commercio ha intrapreso questa strada offrendo alle imprese due percorsi formativi diversi, dei quali uno dedicato proprio ai piccoli che non hanno mai esportati e vogliono cominciare a farlo. Dopo le iniziative di formazione, la Camera ha presentato il 30 giugno i contributi a fondo perduto.

Le attività che potranno beneficiare dei fondi sono quelle rivolte a rafforzare la presenza all’estero, oppure a sviluppare canali e strumenti di promozione sui mercati internazionali, con un occhio a quelli basati su tecnologie digitali. Un intervento in linea con quanto affermato a livello nazionale nel Patto per l’export recentemente presentato da Ministero degli Esteri, dove si sottolinea che l’uso intelligente dei canali digitali sarà fondamentale per lo sviluppo economico connesso intimamente con la crescita internazionale. Sarà sempre più necessario che le nostre aziende imparino a conoscere le opportunità delle nuove tecnologie e degli strumenti digitali. Esiste ancora un gap numerico importante secondo il Ministero dell’Innovazione: solo il 9% delle PMI italiane sfrutta il canale digitale per vendere oltre confine contro il 15% delle PMI europee.

Per adesso è stato messo a disposizione un plafond pari a 50mila euro: il bando, sulla base dell’interesse riscosso, potrà essere rifinanziato. Ogni impresa potrà usufruire di un voucher che copre il 70% delle spese ammissibili, fino a un contributo massimo di 2mila euro. 

Come per gli altri bandi Cciaa, l’Ente ha spinto per la velocità dell’iter per ottenere il contributo a fondo perduto: dalla presentazione della domanda, il procedimento si conclude entro 45 giorni. Le domande vengono acquisite in ordine cronologico fino al raggiungimento del limite delle disponibilità finanziarie.

Le domande possono essere inviate via PEC fino al 15 dicembre 2020 salvo esaurimento risorse, utilizzando esclusivamente i moduli predisposti.

Tutte le informazioni, il bando e la modulistica sono sul sito.

Ricordiamo che questo intervento si aggiunge ad altri due recentemente proposto alle imprese: il primo riguarda l’utilizzo di tecnologie digitali per incentivare il ricorso allo smart working; il secondo riguarda l’acquisto di tutti quei dispositivi anticontagio che sono serviti e servono per garantire la messa in sicurezza degli ambienti in cui le imprese esercitano la loro attività. 


Link di riferimento: www.lg.camcom.it/pagina2592_bandi-della-camera-di-commercio-della-maremma-e-del-tirreno.html