Presentato il Bilancio di mandato 2016-2021, a settembre il nuovo Consiglio e la nuova Giunta - Intervista al presidente Riccardo Breda

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Di Barbara Fondelli - Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne CCIAA Maremma e Tirreno

A settembre si conclude il percorso di rinnovo degli organi di governo della Camera di Commercio. La complessa procedura pone fine al primo mandato della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, nata il 1 settembre del 2016 dalla fusione delle Camere di Commercio di Livorno e Grosseto, e doterà la Camera di Commercio di un nuovo Consiglio e successivamente di una nuova Giunta.

Proprio pochi giorni fa l’Ente ha presentato il “Bilancio di mandato”, il documento che descrive in numeri i fatti ed i risultati più rilevanti che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni. 


Presidente Breda, perché la scelta di realizzare il bilancio di mandato?

Questi 5 anni di mandato sono stati impegnativi, ma soprattutto sono stati ben più di un normale mandato di governo camerale. Nell’arco di pochi anni il mondo è cambiato sotto i nostri occhi più volte, sotto ogni punto di vista. Ci è sembrato doveroso raccontare e riflettere su un percorso tanto complesso, ma anche ricco di opportunità e sfide superate. 


Quali sono a suo parere gli eventi più significativi che la Camera di Commercio ha vissuto, dunque?

Il mandato si è aperto con una situazione in forte evoluzione: la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno è stata la prima “nuova” Camera di commercio a nascere in Toscana e una delle prime in Italia, fatto che ci ha consentito di anticipare i tempi della riforma, ma ci ha anche spinto su un cammino inesplorato e nuovo. Nel bilancio di mandato si ritrovano i numeri di questo percorso, fatto di riorganizzazione dei processi, dei servizi e di persone, che si sono adoperate per cambiare mentalità e metodi di lavoro, non smettendo mai di mettersi in discussione. Da questa grande sfida è nata una nuova organizzazione, che ha potuto mettere a disposizione delle imprese strumenti e contributi, cresciuti di anno in anno, fino alle ingenti risorse stanziate per fronteggiare l’emergenza Covid. Credo che la nascita dell’Ente, ed il suo conquistare un ruolo istituzionale come protagonista del cambiamento e punto di riferimento delle imprese sia l’elemento di maggior rilievo. Nell’arco di pochi anni è nato qualcosa di nuovo che ha occupato uno spazio ben preciso e del quale ritengo ci fosse grande bisogno.


L’Ente non solo è stato riorganizzato, ma ha quindi ritagliato un nuovo ruolo anche come istituzione. Cosa a suo avviso ha permesso questo risultato?

Determinante è stato tornare ad essere un punto di riferimento per le imprese e anche i lavoratori, rappresentando le loro esigenze e promuovendo soluzioni concrete. Tuttavia tutto questo è stato possibile perché i territori hanno lavorato insieme: se dovessi esprimere con una sola parola il racconto di questi 5 anni utilizzerei il sostantivo “unità”. In questi anni non abbiamo mai smesso di cercare l’unione tra due territori differenti, che si sono scoperti sempre più affini, ma anche l’unione tra le categorie economiche e con il mondo dei lavoratori. Per la prima volta si è davvero compreso che solo un territorio coeso e che agisce in modo coordinato può raggiungere buoni risultati.  È stata una grande soddisfazione vedere tutte le componenti imprenditoriali, sindacali e della cooperazione rispondere positivamente all’appello all’unità che la Camera di Commercio ha fatto negli scorsi anni. Spero che questo lavoro possa essere portato avanti in futuro e di vedere i risultati il prima possibile.
A questo proposito è doveroso per me ringraziare tutti i componenti della Giunta per l’impegno e la grande collaborazione con cui abbiamo lavorato in questi anni: una volta di più, sono questi i fattori che permettono di raggiungere i migliori risultati.



In questo caso si riferisce alle iniziative dei movimenti Sì Grosseto va avanti e Sì Livorno va avanti, dei quali la Camera di Commercio è stata capofila e promotrice. Uno dei nodi erano le infrastrutture: cosa si aspetta che avverrà adesso?

I numeri parlano chiaro: la carenza storica di infrastrutture è un handicap che deve essere risolto il prima possibile, a meno di non condannare a lungo termine l’area costiera della Toscana a far parte di una Toscana minore, incapace di agganciarsi al treno dello sviluppo. Siamo in un momento determinante per il nostro futuro: mi auguro e voglio pensare che sarà dato seguito a quanto promesso e che finalmente si giunga in breve ad una soluzione per i nostri eterni grandi temi, il Corridoio tirrenico, la Darsena Europa, il completamento della Due Mari. Ma in ogni caso sono certo che i nostri territori continueranno a mantenersi vigili ed alzare la voce se ci saranno ancora ritardi e inadempienze.


Come vede il ruolo della Camera di Commercio nel futuro?

Credo che il lavoro svolto in questi anni abbia posto le condizioni perché la Camera di Commercio diventi sempre più l’ente di riferimento per la semplificazione, la digitalizzazione e la ripresa economica dei territori di Grosseto e Livorno. L’Ente può essere un attore importante del percorso di ricostruzione che ci troviamo di fronte. Connettere le energie vitali del Paese che operano nelle amministrazioni centrali e locali, nelle aziende tecnologiche e nei territori attorno agli obiettivi e agli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è una grande sfida, un’impresa collettiva a cui tutti sono chiamati e richiede una profonda rivoluzione del government e una Pubblica Amministrazione in grado di favorire un “moto circolare dell’innovazione”: ecco, la Camera di Commercio è pronta per questo.”

 

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