Sì Livorno va avanti: si estende la protesta del mondo imprenditoriale

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Di Barbara Fondelli - Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne CCIAA Maremma e Tirreno

L’epoca attuale sembra essere quella dove la maggioranza silenziosa, quella composta da persone moderate e concrete, che solitamente non manifestano pubblicamente la propria opinione, si ritrova improvvisamente a vestire i panni inconsueti della protesta sociale.

Un elemento di novità che accomuna molti movimenti nati negli ultimi mesi su diversi temi di interesse collettivo, e soprattutto segna l’esordio del mondo imprenditoriale sulla scena del dibattito pubblico per esplicitare bisogni ed emergenze che corrispondono ormai a priorità per la vita quotidiana di tutti i cittadini.

Sulla scia di altre simili iniziative in Italia, è quello che era accaduto a Grosseto con la nascita del movimento “Sì Grosseto va avanti” lo scorso 17 aprile, e poi rimarcato lo scorso 12 ottobre attraverso una vera e propria eclatante protesta nata per rivendicare il completamento e la messa in sicurezza del corridoio tirrenico.

Prosegue con “Sì, Livorno va avanti!”, l’evento di martedì 12 novembre dove in un affollatissimo auditorium della sede camerale si sono ritrovati imprenditori e artigiani, commercianti e lavoratori di ogni categoria economica per presentare le proprie richieste sempre più urgenti.

Nella sede camerale questa volta non si sono visti i volti della rappresentanza ma quelli dei singoli imprenditori, accorsi in grande numero a testimoniare che qualcosa, nel modo di partecipare alla vita pubblica, sta cambiando anche per loro.

Il risultato formale è stato che il presidente Riccardo Breda ha consegnato al mondo della politica un “pacchetto” di priorità irrinunciabili per la crescita economica della città e della provincia, ma il reale messaggio trasmesso è stato dagli imprenditori: la protesta si estende anche a Livorno, la maggioranza operosa e silenziosa che costituisce l’ossatura del nostro sistema economico ha compreso che non è più possibile assistere alla vita politica del paese da spettatori, ma che è necessaria la sua voce.

Presente il Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, promotore del Patto per lo sviluppo della Toscana, firmato nell’estate scorsa insieme alle associazioni di categoria regionali, che ha affermato il proprio impegno a fianco delle imprese e dei lavoratori livornesi.

Ha partecipato anche il sindaco di Livorno Luca Salvetti, quale rappresentante del Comune capoluogo che ha accolto gli altri sindaci della provincia. Il mondo politico è stato rappresentato da assessori e consiglieri regionali. In platea, infine, anche i rappresentanti delle categorie economiche della provincia di Grosseto, perché i problemi sono comuni a tutti e lo sviluppo è sviluppo di un intero territorio.
Il presidente CCIAA Riccardo Breda ha parlato a nome di tutto il mondo economico e sindacale riunito nella Camera di commercio.

“Oggi siamo qui per dare gambe al futuro – ha detto – Vogliamo portare l’attenzione generale verso i problemi della Toscana costiera, facendo perno sulla Camera di commercio. Per questo il nostro impegno è diretto a ottenere interventi riguardanti le priorità economiche che accomunano le due province di Livorno e Grosseto. Oltre alle priorità che sono più attinenti alla città di Livorno è nostra intenzione vedere rappresentate tutte le esigenze del territorio, ivi comprese le isole. Interpelleremo i futuri candidati alla presidenza regionale perché prendano impegni precisi per i cinque anni del mandato”. Breda, a nome del mondo delle imprese, ha anche espresso un forte rammarico perché a un mese dalla grande manifestazione grossetana per il Corridoio Tirrenico il ministro delle infrastrutture non è stata ancora in grado di indicare con precisione una data certa per l’incontro richiesto, un appuntamento al quale il Presidente si sarebbe presentato insieme al Governatore della Regione.

A Livorno, le categorie economiche ed i sindacati dei lavoratori si sono riuniti in Camera di commercio nel Tavolo per lo sviluppo del territorio e hanno sintetizzato un insieme di elementi imprescindibile per il rilancio di Livorno e della sua provincia, settore per settore.

Hanno predisposto un documento che parte dal quadro economico del territorio per calarsi poi nel vivo dei problemi irrisolti e per concludere con tre priorità assolute, tre sì che chiedono risposta:

  • prima di tutto la realizzazione/completamento delle infrastrutture – portuali, viarie, ferroviarie – con un preciso cronoprogramma dettagliato che indichi cosa è stato fatto finora e quali sono le prossime tappe. Il documento indica la Darsena Europa e il Corridoio tirrenico;
  • poi, un sì alla qualità del lavoro, all’occupazione e alla formazione: il documento chiede di puntare a creare profili professionali rispondenti all’effettiva ed emergente domanda di lavoro locale, costruita per rispondere alle esigenze delle imprese e del mercato.
  • Infine, un sì alla competitività delle imprese: che significa sburocratizzazione, impegno a semplificare, utilizzo di fondi già stanziati ma non operativi, ricorso celere a strumenti capaci di aumentare l’attrattività del nostro territorio: tra tutti il riconoscimento di ZES/ZLS per l’area livornese.

Con questo evento risponde alle esigenze espresse dal mondo economico e civile di far sentire la propria voce nelle scelte pubbliche e cambia quindi profondamente il metodo di azione delle associazioni e della Camera di Commercio.

Ciò che le categorie tutte si aspettano, da ora in poi, è l’impegno periodico e concreto di verifica dei lavori: programmi, tavoli, cabine di regia devono rispettare un cronoprogramma che consenta di capire cosa è stato fatto e cosa va fatto nei prossimi mesi e anni. La politica, secondo la Cciaa e le categorie che rappresenta, dovrà confrontarsi con queste richieste, perché il 12 novembre non rappresenta solo la data di una delle tante iniziative, ma un inizio.