COVID-19 • APPROFONDIMENTO N. 5 - Crediti d'imposta nel decreto "Cura Italia"
Credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro (art. 64)
Con l’obiettivo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, al fine di contenere il contagio del virus COVID-19, la norma prevede l’introduzione di un credito d’imposta a favore di tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro. Tale credito è concesso nella misura massima di 20.000 euro per ciascun beneficiario e riguarda le spese sostenute e documentate durante il periodo d’imposta 2020. Il limite massimo di spesa previsto per la misura è pari a 50 milioni di euro per l\'anno 2020.
Credito d’imposta per botteghe e negozi (art. 65)
E’ stato Istituito il codice tributo per gli esercenti attività d’impresa che vogliono ottenere il credito d’imposta al 60% sui canoni di affitto del mese di marzo (per negozi e botteghe) previsto a fronte delle perdite di fatturato derivanti dalla chiusura obbligata motivata dall’emergenza Coronavirus.
Dal 25 marzo, si potrà indicare nel modello F24 il codice tributo 6914. L’agevolazione, fruibile esclusivamente in compensazione e relativa al solo mese di marzo 2020, riguarda immobili appartenenti alla categoria catastale C/1.
Lo sgravio è normato dall’articolo 65, comma 1 del Decreto Cura Italia e non si applica alle attività indicate negli allegati 1 e 2 del DPCM 11 marzo 2020, come stabilito dal comma 2 dello stesso articolo 65.
L’importo può essere utilizzato soltanto in compensazione, tramite il modello F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.