Libri Digitali: risparmio di tempo, risparmio di carta e meno pensieri per l'imprenditore
L’introduzione nel Codice Civile dell’articolo 2215 bis ha comportato un’importante rivoluzione per quanto riguarda la tenuta e la conservazione dei libri d’impresa. Difatti la norma, sancendo che i libri, i repertori, le scritture e la documentazione - la cui tenuta è obbligatoria per alcune imprese- possono essere formati e tenuti con strumenti informatici, ha di fatto riconosciuto l’equivalenza tra libro digitale e libro cartaceo.
Il detto articolo spiega anche che, nel caso in cui si scelga di archiviare e conservare i libri d’impresa in maniera digitale, gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione sono assolti mediante apposizione, della marcatura temporale e della firma digitale dell’imprenditore.
A tal fine, le Camere di Commercio, da sempre sensibili al tema della digitalizzazione, forniscono alle imprese il servizio “Libri Digitali”. Questo strumento consente dunque l’archiviazione e la conservazione dei libri di impresa in maniera digitalizzata e sicura (la Camera di Commercio garantisce anche l’immodificabilità nel tempo e la privacy), secondo quanto previsto dalla normativa, e nel rispetto automatico delle tempistiche di conservazione.